Più il tempo passa, più ho la sensazione che il vero divertimento nelle vacanze non stia necessariamente nello spendere un sacco di soldi in alberghi e ristoranti, ma nel godersi davvero quello che si ha... Dovremmo imparare dai nostri genitori, che per divertirsi caricavano in macchina un frigo portatile, una canna da pesca, tavolini da campeggio e ci portavano tutte le domeniche estive al lago del Turano, quello che per noi bambini era il "laghetto". Niente spese folli, niente vacanze all'ultimo grido... eppure, quanto era divertente per noi piccoli di allora.... In realtà, non si andava proprio al lago, ma lungo il torrente, un po' prima. Era più sicuro per noi, perché l'acqua era decisamente più bassa, e poi c'era meno gente (già... non eravamo gli unici). Mi ricordo che mentre i nostri genitori si mettevano su uno spiazzo erboso, noi bambini ce ne andavamo sotto il ponte che passa sul fiume... si, perché dovevamo scavare la classica buca, riempirla d'acqua e fingere che fosse la base del Grande Mazinga.... Sia io che mio cugino avevamo il giocattolo più indistruttibile dell'epoca. Un Grande Mazinga in gomma piena, quello che vedete nella foto, che quindi non temeva acqua o maltrattamenti di alcun tipo. Ideale per metterlo nella pozza che scavavamo e imitare le sue uscite dalla Fortezza delle Scienze (per quanti di voi sto parlando di cose mai sentite? Se è così, vuol dire che siete ben sotto i 40 anni di età, giovincelli). Se non c'era lui, allora c'erano i nostri Big Jim, ma visto l'ambiente, più spesso ci portavamo dietro le nostre barchette... mi ricordo in particolare che i miei cugini avevano un peschereccio e un guardiacoste, entrambi con motore a batteria. Io no, avevo un piccolo motoscafo di plastica trovato in un uovo di pasqua, ma non avevamo certe invidie l'uno per l'altro. Si pensava a giocare e basta. Abbastanza spesso, i giocattoli venivano mollati. Infatti, l'ambiente di suo offriva già parecchio per divertirsi. Era facile passare i pomeriggi a lanciare sassi contro un lattina, a passeggiare nei dintorni e fingere di essere agenti segreti in missione... Poi, arrivavano le 6 di sera... Ora di rientrare a casa, ma sapevamo che saremmo tornati la domenica successiva, e tanto ci bastava. Sembra quasi incredibile, che da allora siano passati trent'anni...
0 Commenti
Era il 1972, quando Mattel fece uscire sul mercato un giocattolo che avrebbe incarnato il meglio che ogni essere umano avrebbe dovuto (o potuto dare) in ogni campo di attività... sport, spionaggio, soccorso, avventura... Il suo nome era Big Jim, e inizialmente rappresentava un "uomo forte", muscoloso e sportivo. La sua confezione standard prevedeva il solo giocattolo, in slip, e una particolare fascia in plastica che emulava una cinghia metalllica... potete vedere l'immagine a sinistra. Costava.... 3000 Lire! Aveva due particolarità, mai più ripetute in alcun giocattolo: poteva tirare un colpo di karate premendo un tasto sulla schiena, e soprattutto, flettendo le braccia, Big Jim faceva i muscoli. Il suo bicipite si gonfiava davvero! E qui entra in gioco la famosa fascia inclusa nella confezione, che una volta messa attorno al braccio, poteva essere fatta saltare, come se Big Jim fosse tanto forte da spezzarla. Attorno a questo personaggio nacque un mondo infinito di accessori, mezzi di locomozione, che a loro volta diventavano spunto per inventare situazioni diverse di avventura... Non saprei da dove iniziare, per descrivere quanto c'era da giocare con lui... Mi ricordo del suo elicottero, della roulotte, del mezzo di soccorso, della base mobile, della lazer vette (auto degna del miglior 007!), della moto d'assalto, della Jeep, del giroplano, della navetta spaziale, del gommone.... Tutti questi accessori subirono un restyling durante la produzione, che seguì a un rimaneggiamento dello stesso Big Jim. Infatti, inizialmente, le mani di Big Jim erano aperte, ma ciò poneva non pochi problemi per fargli impugnare i suoi accessori. Nel 1977, la mani vennero prodotte con le dita piegate, diventando prensili, il che aiutò parecchio... Il mondo Big Jim partì dall'idea di un campione sportivo (di tutti gli sport....) per evolversi fino ad arrivare a quella che fu la sua incarnazione più famosa: un agente segreto in costante missione contro i "cattivi" di turno. Infatti, dell'universo di Big Jim, facevano parte tantissimi personaggi, che stavano tanto dalla parte del bene, quanto da quella del male... una personificazione giocattolesca dell'eterna lotta fra queste due forze... E' ovvio, che quando ci giocavo io... il male aveva poche speranze! :-) Tutto questo, finì nel 1986... l'ultimo personaggio del mondo Big Jim, il cattivo Iron Jaw, non vide mai ufficialmente la luce... Probabilmente, Big Jim fu vittima dei videogiochi... che hanno avuto il "merito" di evolvere il gioco rincoglionendo completamente i bambini, invece di sviluppare la loro fantasia... Per chi è altrettanto nostalgico come me e vuole fare un salto nel passato, o per chi è semplicemente curioso, consiglio questo sito, davvero ben fatto. WWW.BIGJIM.IT Quelli che vedete in queste immagini sono i Playmobil della serie Playmospace, che erano nei negozi di giocattoli nel periodo compreso tra il 1980 e il 1993... Esistevano due tipologie di astronauti, come vedete. Quello che non potete vedere, e nemmeno immaginare forse, sono le storie che ci inventavamo basandoci su questi personaggi, che io tutt'ora ritengo essere parte di una serie di giocattoli davvero molto educativi. Sempre nella stessa serie di Playmobil, venivano venduti una serie di mezzi spaziali, basi, robot da lavoro.... Tutte cose che noi non avevamo, nè eravamo tanto capricciosi da chiederle di continuo ai nostri genitori... e così mettevamo le mani nei nostri scatoloni pieni di mattoncini Lego.... e il gioco era fatto. Prendevano vita dischi volanti, astronavi, mezzi lunari, robot e quant'altro ci servisse per la nostra "avventura" spaziale con i Playmobil. Forse non erano belli come quelli appositamente venduti, ma sapete? Avevamo la soddisfazione di averli costruiti con le nostre mani, e a noi bastava quello. A volte, se ci serviva una "scenografia" per i nostri giochi, si prendeva un bel foglio di carta, e via di penne e pennarelli per creare il disegno di un supercomputer, che una volta incollammo all'interno dell'ultimo ripiano in basso dell'armadio di mio cugino... ed ecco creata una base per i nostri astronauti. (Me lo ricordo come se fosse oggi... una volta ci inventammo tre computer intelligenti, che avevano anche un nome.... Sefac, Parsec e Eric....). Bei tempi.... |
IMPORTANTEAiutami a diffonderlo
Se in autostrada notate un cane abbandonato, non dovete fare altro che inviare un sms specificando località, ora di avvistamento, razza (se possibile) e direzione di marcia, al 3341051030 Mille volontari sono pronti ad intervenire in tutta Italia fino al 4 settembre. Esiste anche un altro numero attivo 24 ore su 24, dal giorno 1 luglio al 31 agosto: ed è il n° verde 800137079 Per favore rendiamoci utili, grazie. VisitatoriAutoreIo sono Mr. Mephisto, un adulto soltanto dal punto di vista anagrafico. Per il resto, la mia mente fluttua persa nei ricordi di tanti e tanti anni fa... AvvisoLe immagini che appaiono su queste pagine sono in parte di mia proprietà, in parte provengono da Internet. Non si intende in nessun modo violare alcun diritto d'autore pubblicandole su questo sito. Se qualcuno rileva una violazione di copyright, basterà contattarmi usando l'apposito modulo e l'immagine incriminata verrà subito rimossa.
Archivio
Dicembre 2019
Categorie
Tutto
|