Più il tempo passa, più ho la sensazione che il vero divertimento nelle vacanze non stia necessariamente nello spendere un sacco di soldi in alberghi e ristoranti, ma nel godersi davvero quello che si ha... Dovremmo imparare dai nostri genitori, che per divertirsi caricavano in macchina un frigo portatile, una canna da pesca, tavolini da campeggio e ci portavano tutte le domeniche estive al lago del Turano, quello che per noi bambini era il "laghetto". Niente spese folli, niente vacanze all'ultimo grido... eppure, quanto era divertente per noi piccoli di allora.... In realtà, non si andava proprio al lago, ma lungo il torrente, un po' prima. Era più sicuro per noi, perché l'acqua era decisamente più bassa, e poi c'era meno gente (già... non eravamo gli unici). Mi ricordo che mentre i nostri genitori si mettevano su uno spiazzo erboso, noi bambini ce ne andavamo sotto il ponte che passa sul fiume... si, perché dovevamo scavare la classica buca, riempirla d'acqua e fingere che fosse la base del Grande Mazinga.... Sia io che mio cugino avevamo il giocattolo più indistruttibile dell'epoca. Un Grande Mazinga in gomma piena, quello che vedete nella foto, che quindi non temeva acqua o maltrattamenti di alcun tipo. Ideale per metterlo nella pozza che scavavamo e imitare le sue uscite dalla Fortezza delle Scienze (per quanti di voi sto parlando di cose mai sentite? Se è così, vuol dire che siete ben sotto i 40 anni di età, giovincelli). Se non c'era lui, allora c'erano i nostri Big Jim, ma visto l'ambiente, più spesso ci portavamo dietro le nostre barchette... mi ricordo in particolare che i miei cugini avevano un peschereccio e un guardiacoste, entrambi con motore a batteria. Io no, avevo un piccolo motoscafo di plastica trovato in un uovo di pasqua, ma non avevamo certe invidie l'uno per l'altro. Si pensava a giocare e basta. Abbastanza spesso, i giocattoli venivano mollati. Infatti, l'ambiente di suo offriva già parecchio per divertirsi. Era facile passare i pomeriggi a lanciare sassi contro un lattina, a passeggiare nei dintorni e fingere di essere agenti segreti in missione... Poi, arrivavano le 6 di sera... Ora di rientrare a casa, ma sapevamo che saremmo tornati la domenica successiva, e tanto ci bastava. Sembra quasi incredibile, che da allora siano passati trent'anni...
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