Si arrivava da una stradina sterrata e piuttosto sconnessa...
In fondo alla strada, sulla destra, c'era la vecchia casa di Nonna Rosa e Nonno Nino (riposino in pace). Una costruzione di campagna a calce viva all'esterno, un unico fabbricato che ospitava anche la casa di "Sor Gino...". Appena a fianco, un piccolo accesso portava al chiosco in plastica ondulata... quanti pranzi in famiglia abbiamo fatto lì dentro. Quante risate ha sentito quel vecchio chiosco, e quanti giochi ha visto... Guardando di fronte la casa, a sinistra, una legnaia e una vasca di cemento. Poi, c'era il recinto con i polli e le oche e più avanti il piccolo orto con a fianco le gabbiette dei conigli. Tutto attorno, c'era un enorme prato, dove noi bambini andavamo a giocare.... e non resistevamo granché, un po' perché ci andavamo d'estate e il caldo era terribile, un po' perché l'erba cresceva alta e secca e rendeva difficile muoversi. Il tempo è passato... Non ho più visto quella casa, se non attraverso Google Maps... lei è ancora lì, ma non è più la stessa cosa. Tutto attorno il prato è scomparso, divorato dal cemento di un centro residenziale... e così, mentre prima si usciva dal portone e si poteva sentire nell'aria il profumo dell'erba, adesso si vedono mattoni e asfalto. Del prato che fu, è sopravvissuta solo qualche aiuola... elegante nel complesso residenziale forse, ma senza più l'anima che quel prato sembrava avere... Nessun bambino corre più tra l'erba alta, e non si sentono più i grilli cantare... Mi manca terribilmente quel tempo... mi mancano le serate in cui si tornava a casa stanchi morti dopo aver corso tutto il giorno su quel prato, che sembrava sorriderci tutte le volte... mi manca quella vecchia casa, costruita senza i freddi criteri di abitabilità di oggi, con il suo corridoio con i gradini dentro e la sua grande cucina con il pavimento a mattonelle rosse e nere.... Scusatemi... mi sto commuovendo e devo smettere di scrivere questo post...
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