Ho trovato questo filmato su Youtube, nella mia costante ricerca dei miei legami con il passato... e niente... è una di quelle cose che mi ha catapultato con forza nel periodo della mia infanzia che rimpiango tanto.
Lacrimuccia d'ordinanza...

Un grandissimo dispiacere, per la notizia di stamattina... Fabrizio Frizzi è morto. Per quelli della mia generazione, Fabrizio Frizzi è stato un volto amico della TV dei Ragazzi... Nel 1980 con "Il Barattolo " e nel 1982 con "Tandem", ha attraversato 40 anni di televisione, sempre con l'atteggiamento da eterno ragazzo e con il sorriso sulle labbra che contraddistingue le persone buone, come è sempre stato durante la sua vita... Dispiace, dispiace davvero tanto...
​Ciao Fabrizio.

Qualche giorno fa, io e i miei cugini, "storici" compagni di giochi, ci siamo ritrovati per una pizza... Non è tanto l'evento in sé ad essere particolare, quanto il motivo che, più o meno inconsciamente, ci ha portati a voler stare insieme. La necessità, quasi impellente, di VOLER condividere i ricordi dei quali si parla in questo blog. E' piuttosto evidente che ognuno di noi soffre di una sindrome che ci porta a rimpiangere di continuo quel che è stato il nostro passato di bambini felici... Non è un caso che tutti i tre ci siamo resi conto di aver cominciato e tenere un comportamento che ci sta portando a rivedere posti dove abbiamo vissuto la nostra infanzia... Così, mentre io ho confessato di tornare ogni tanto sotto la palazzina che ospitava il vecchio appartamento di mio zio, quasi potessi tornare indietro nel tempo per rivederlo, l'altro mio cugino ha detto di aver tentato di rivedere la vecchia casa di campagna dei suoi nonni, attualmente non accessibile... In entrambi i casi, un comportamento simile di cui non si è mai parlato tra noi, tranne che nella suddetta cena, rivela quanto ci manchi quel periodo della nostra vita. E' probabilmente facile, per chi non ha la nostra nostalgia, etichettarci come persone immature e mai cresciute e forse è proprio così... tuttavia, probabilmente è stato terapeutico per noi lasciare che i ricordi fluissero liberamente all'interno della nostra conversazione... Una serata in agrodolce, che sicuramente ripeteremo... Non per guarire dalla nostra nostalgia, ma per rafforzarla...

Con l'arrivo della bella stagione, e rimanendo spesso in casa, quand'ero piccolo dovevo in qualche modo trovare il modo di alleviare il caldo estivo...
Così, mentre i miei riposavano, nei caldi pomeriggi estivi io facevo quello che chiamavamo "intrugliare con l'acqua", che poi non significava altro che riempire d'acqua il lavabo della cucina (allora rigorosamente in ceramica e non in acciaio come si usa ora...) e mettermi a giocare con quei giocattoli in plastica che non temevano di bagnarsi...
I primi in classifica per questi giochi erano a pari merito i miei playmobil e i lego. Come già accennato in post precedenti, spesso erano usati insieme per divertirsi e ciò non cambiava in estate. Costruivo mezzi che, nella mia fantasia, dovevano essere sottomarini o comunque fantascientifici veicoli subacquei e usavo come piloti, appunto, i playmobil della serie playmospace. D'altronde... astronauti o palombari, non ci vedevo molta differenza.
Coscienziosamente, dopo aver ridotto le mie mani a due sogliole lesse a forza di tenerle in acqua a giocare, smontavo pezzo per pezzo tutto quanto avevo costruito apposta per giocare e lo mettevo ad asciugare.
E' una di quelle cose che facevo da solo.
In compagnia dei miei cugini, per evitare allagamenti non desiderati, l'acqua era concessa solo al mare o al lago...

Pinocchio è uno di quei personaggi che non morirà mai... Lo conoscono i nostri nonni, lo conosciamo noi, lo conoscono i nostri bambini e probabilmente lo conosceranno anche i loro figli...