![]() In questo blog ho sempre dichiarato, fino alla noia, che i bambini di oggi non hanno più la stessa fantasia che avevano quelli della mia generazione. C'è qualcuno, anni fa, che aveva già intuito che tecnologia e videogiochi prima o poi avrebbero portato a un tale risultato. Si tratta di Michael Ende, uno scrittore tedesco il cui nome forse dirà poco a molti di voi, ma sicuramente vi dirà tanto il libro da lui scritto, che è diventato un film e una nota canzone del 1984.... Parlo de "La storia infinita". Non ho letto il libro, ma ho visto il film ai suoi tempi e ieri, dopo trent'anni, ho voluto rivederlo. Inizia con un bambino, Bastian, che viene invitato dal padre a stare con "i piedi per terra", poichè evidentemente questo bambino è un sognatore che trova difficoltà a vivere nel suo mondo reale e si rifugia spesso nella sua fantasia. Ama leggere e le storie, mentre i suoi coetanei preferiscono i videogames. ![]() Fuggendo da un branco di bulletti, Bastian si infila in una libreria, dove uno strano signore gli permetterà di portarsi via un libro, per l'appunto "La storia infinita". Il libro si rivelerà magico, come una sorta di porta tra il nostro mondo e un regno chiamato "Fantàsia" (occhio all'accento) che una misteriosa entità definita genericamente "il nulla" sta facendo scomparire. Nel libro, un giovane guerriero, di nome Atreyu, verrà incaricato dall'imperatrice del regno di fermare "il nulla". ![]() Vengono quindi narrate le avventure che Atreyu dovrà affrontare per adempiere alla sua missione, seguito da Bastian che legge con trepidazione il libro fino a rendersi conto che proprio lui potrà salvare Fantàsia con i propri sogni. Forse può non sembrare, ma il momento più importante del film è il dialogo tra Atreyu e un malvagio essere di nome Gmork, che gli dice di aver lavorato per favorire l'avanzata del "nulla". Quando Atreyu gli chiede perchè l'abbia fatto, Gmork risponde che è più facile dominare chi non sogna e vive nella paura, piuttosto che chi intraprende la strada dei sogni. ![]() Il messaggio del film è chiarissimo. Portando avanti una società fatta di sola tecnologia, spesso inutile o usata male, e avendo rinunciato a sognare, è l'umanità che ha creato "il nulla" che non è per sè qualcosa che intende distruggere volontariamente la fantasia, ma è semplicemente il risultato di chi ha smesso di usare la sua fantasia e sognare. Il regno di Fantàsia è una trasposizione fisica della fantasia degli esseri umani, che sta lentamente morendo. Gmork, che decide di favorire il nulla, è invece il vero male. In pratica rappresenta coloro che, nel mondo reale, sfruttano lo stato d'animo privo di sogni degli esseri umani e la loro paura di vivere per poterli dominare, e sono quelli che favoriscono guerre e odio tra la gente. Bastian se ne renderà conto e deciderà di continuare a sognare, riportando agli antichi fasti il regno di Fantàsia e respingendo il nulla. Questo film, rappresenta oggi quello che cerco di dire da quando ho aperto questo blog. Se ci vogliamo autodistruggere, il primo passo è rinunciare ai sogni e alla fantasia.
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