Premesso che per quanto mi riguarda, quando ero piccolo "Natale" per me era un concetto molto esteso, che partiva dall'8 dicembre e finiva il 6 gennaio, il mio stato d'animo all'avvicinarsi della "Befana" (perchè Epifania sa un po' troppo di formalità...) era un misto di felice attesa e curiosità per il dono che la vecchina sulla scopa avrebbe portato e di un pizzico di malinconia, poichè in cambio avrebbe chiuso il periodo di festività più bello dell'anno. I miei genitori recitavano sempre l'adagio popolare: "Epifania, che tutte le feste si porta via..." quasi a prepararmi in qualche modo a dover smontare albero e presepe, e a rimettere in scatola statuine, decorazioni e lucine in attesa dell'anno successivo... Per chi si sentiva "dentro" il Natale come me, non era affatto facile dover togliere tutto... ai nostri tempi ci sentivamo davvero più buoni, e non soltanto perchè così vuole il detto... è che la tradizione per noi era importante, così come era importante andare a visitare i presepi del circondario, per rimanere stupiti ogni volta di quanto fossero belli alcuni di loro... Ma la Befana sarebbe stata inflessibile, e si sarebbe portato via le feste nonostante le "proteste" dei bambini che eravamo allora... Nel tempo, non ho sempre ricevuto in dono i giocattoli che desideravo... anche a quei tempi poteva capitare un periodo di ristrettezza economica, ma comunque i miei genitori non mancavano mai di farmi trovare un dolcetto "extra" nella calza, come il famoso carbone dolce... sempre ben gradito. Tuttavia, non dimenticherò mai il giorno della Befana più bello della mia infanzia. Ricordo come se fosse ora che mi svegliai eccitatissimo a un'ora assurda.... tipo le 7 del mattino se non prima, e credetemi, per un dormiglione patentato com'ero io era un record. Non avevo una mia cameretta e dormivo in un lettino a fianco dei miei genitori. Saltai giù, scavalcai il loro lettone e corsi in cucina.... ![]() Sul tavolo in metallo e formica rosa (anni 70!!!) vidi come in un sogno la roulotte di Big Jim, montata da cima a fondo con tutti gli accessori in bella vista e con i miei Big Jim sistemati all'interno, che sembravano guardarmi. La luce del mattino che proveniva dalla finestra dava a tutto un'aria quasi irreale. Fu come trovarmi in uno stato di grazia, non pienamente convinto di essere sveglio... Passate o no le feste, quel grosso giocattolo avrebbe significato altre ore di gioco spensierato con i miei cugini, e tanto mi bastava per non essere tanto triste della fine del Natale.
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