![]() Questo blog doveva essere un po' più spensierato nelle mie intenzioni, ma ultimamente ci stanno lasciando tanti personaggi che IMPREGNANO ciò che questo blog vuole raccontare. Ieri è morto Gene Wilder, e un altro pezzo dei "miei" anni è andato via. Attore preferito del genio comico/demenziale di Mel Brooks e interprete del protagonista di uno dei miei film preferiti di sempre, ovvero "Frankenstein Junior", Gene Wilder ha recitato in "Willy Wonka e la fabbrica del cioccolato" (ben prima del remake di cui è protagonista Johnny Depp), in "Mezzogiorno e mezzo di fuoco" (ovvero, la parodia di Mezzogiorno di fuoco), ne "il più grande amatore del mondo" dove doveva essere un improbabile antagonista di Rodolfo Valentino, ne "La signora in rosso", "Non parlarmi, non ti sento" (in coppia con lo sfortunato Richard Pryor)... e tanti altri.
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![]() Sembra che il 2016 voglia essere davvero ricordato come l'anno ammazzaricordi... Se ne sono andati tanti personaggi che hanno riempito quel passato che tanto è rimpianto in questo blog, ed è successo ancora. Ci ha lasciati Anna Marchesini, dopo anni di lotta coraggiosa all'artrite reumatoide, che da par suo ha sempre combattuto con un sorriso e con la sua tipica ironia. Nessuno di noi nostalgici dimenticherà mai la signora Carlo (quella di "siccome che sono cecata....), la dottoressa Merope Generosa, Sora Flora e la cameriera secca dei signori Montagnè, nè tantomeno la mitica trasposizione televisiva di Lucia Mondella, recitata ne "i promessi sposi" insieme al trio composto anche da Solenghi e Lopez e l'altro personaggio Bella Figheira, o sua sorella Inojosa, o la rossa del Roxy Bar.... Tanti personaggi che lei inventava, diceva, prendendo spunto da tante piccole sfaccettature del suo carattere. Ci mancherà molto... Ciao Anna. ![]() Per quelli della mia generazione, è assolutamente impossibile prescindere dai film pieni di divertenti scazzottate dei mitici Bud Spencer e Terence Hill, una delle coppie artistiche più riuscite del cinema italiano, e non solo degli anni 70/80, ma di sempre, ed anche del solo Bud, ad esempio con la tetralogia di Piedone lo sbirro... Purtroppo, in questo 2016 funestato dalla morte di tanti personaggi dell'epoca, anche Bud Spencer ci ha lasciati. La vita di questo gigante buono è stata quanto di più avventuroso ci possa essere... Lui stesso amava dire che aveva fatto tutti i mestieri tranne due: il fantino e il ballerino, per ragioni di stazza. Non facile per uno alto 1,92 m e 103 kg. di peso.... Ciao Bud, quelli come noi ti ricorderanno sempre... Chissà se lassù ti daranno i fagioli...! Ero un bambino di quinta elementare, quando nel 1980 la RAI trasmise per la prima volta un telefilm di una serie di fantascienza nota come il Dr. Who. Da noi non arrivò mai completa, mentre invece nel suo paese d'origine, l'Inghilterra, non solo nacque tanti anni prima, nel 1963, ma prosegue tutt'ora, facendone la serie di fantascienza più longeva di sempre. Non dimenticherò mai la prima puntata del misterioso Dr. Who, che iniziava con la sua morte e conseguente rigenerazione in un altro corpo, perchè così vive la sua specie, i cosiddetti "Signori del tempo", una razza aliena che è in grado di dominare tempo e spazio, tanto che lo stesso Dr. Who, interpretato all'epoca da Tom Baker, viaggia in una nave denominata "Tardis" che all'esterno appare come una cabina telefonica, mentra all'interno è gigantesca, e che a volte sembra avere una coscienza propria. Mi lasciò impressionato il primo impatto con la sigla, piuttosto tenebrosa, in cui appariva la Tardis e il volto del Dr. Who, con un'espressione fredda che faceva rabbrividire...
Ricordo che forse, all'età che avevo, questo telefilm non era adattissimo a me. C'erano creature mostruose, biologiche e a volte meccaniche, sempre in guerra con il misterioso dottore, di cui per la cronaca, ancora nelle serie di oggi non si sa il vero nome che a quanto pare "non può essere pronunciato". Forse perchè ero ancora un bambino e vedevo le cosa in maniera diversa, o forse perchè quello fu il mio primo impatto con il dottore, confrontando le serie attuali del Dr. Who (che ancora seguo) con quelle dell'epoca, trovo che quelle di oggi abbiano una trama sin troppo complessa, anche se magari è giusto visto che il personaggio si muove in realtà diverse tra spazio e tempo e quindi possono verificarsi tanti paradossi temporali. |
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Dicembre 2019
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