![]() Probabilmente, la serie di fantascienza meno attendibile dal punto di vista scientifico, seppur teorico, fu "Spazio: 1999". L'idea di partenza era audace. Un'esplosione avvenuta sul lato nascosto della Luna, dove erano stoccate delle scorie nucleari, lancia fuori orbita il nostro satellite, e con lui l'intera base Lunare Alpha, un'installazione scientifica permanente. L'intero equipaggio, capitanato dal comandante Koenig, si ritrova così a dover sopravvivere nel viaggio che la Luna fuori controllo effettuerà nel cosmo... ![]() Ciò che venne obbiettato alla credibilità degli avvenimenti è riassumibile innanzitutto nel fatto che un'eventuale esplosione sul lato nascosto della Luna non l'avrebbe proiettata nello spazio, ma dritta verso la Terra, ammesso che delle scorie possano esplodere, e soprattutto che siano in grado di generare un'onda d'urto tanto forte da spostare la Luna, piuttosto che ridurla in briciole! Inoltre, durante il viaggio, il personale della base lunare Alpha incontra diversi pianeti e esseri alieni... Peccato che anche viaggiando alla velocità della luce, una cosa del genere sarebbe impossibile per diversi anni... A parte tutto, la realizzazione delle ambientazioni e dei mezzi (le mitiche Aquile) era molto ben curata e decretò il successo di "Spazio: 1999"... almeno per la prima serie. ![]() Infatti, una drastica riduzione del budget, decretò il flop della seconda delle due serie del telefilm. Le ambientazioni furono ridotte e quelle che c'erano erano più scarne. Gli effetti erano meno curati e soprattutto sparirono misteriosamente alcuni dei personaggi chiave della prima serie, primo fra tutti l'ufficiale scientifico Victor Bergman, sostituito poi dall'aliena mutaforma Maya. Addirittura la sigla fu riciclata, essendo già apparsa in due film di Bud Spencer, "Pari e Dispari" e "Lo Chiamavano Bulldozer"... Come già detto, "Spazio: 1999" andò in onda in due serie, entrambe di 24 episodi. La prima, girata dal 1975 al 1976, andò in onda in Italia nel '76 e la seconda, girata dal 1976 al 1977 andò in onda nel 1980. ![]() Quello di cui diremo adesso, invece, è una delle serie di fantascienza più longeve di sempre, che continua ancora oggi dal 1966 quando fu lanciata: parliamo del grandioso "Star Trek". Ovviamente, vista la natura nostalgica di questo blog, parleremo soltanto dell'immensa serie Classica, quella del capitano Kirk, dell'algido Signor Spock e del dottor McCoy, e dei loro viaggi. ![]() La storia segue le avventure dell'equipaggio dell'astronave Enterprise NCC-1701 di Classe Constitution, impegnata nel viaggio esplorativo di cinque anni alla ricerca di nuova forme di vita. Immancabilmente, la sigla iniziava con la seguente frase: "Spazio, ultima frontiera. Eccovi i viaggi dell'astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale, diretta all'esplorazione di strani nuovi mondi alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima." ![]() A differenza di "Spazio: 1999", Star Trek era basata su teorie scientifiche reali, quali la velocità di curvatura, che dovrebbe permettere di piegare il tempo e lo spazio per viaggiare a velocità diverse volte superiori a quella della luce, o il teletrasporto, per gli spostamenti da nave a pianeta senza mezzi di locomozione... Inoltre, pur essendo concepita per divertire, "Star Trek" affrontava temi difficili per l'epoca, (e a dire il vero non facili neppure oggi...) quali ad esempio l'integrazione razziale. Infatti, l'equipaggio era composto da un giapponese (Sulu, il pilota) , una donna di origine africana (Uhura, addetta alle comunicazioni), diversi americani, uno scozzese (Scott, l'ingegnere), un alieno (Spock, ufficiale scientifico) e un russo (Chekov, il navigatore), che lavoravano in simbiosi superando le loro differenze culturali. Qualcosa che noi non sappiamo fare nemmeno oggi... E' forse un'altra dimostrazione che all'epoca anche il puro intrattenimento aveva uno scopo educativo. In "Star Trek", apparirono un numero incredibile di specie aliene, ostili e non, con un corpo fisico o immateriali e semidivine, artificiali o organiche... impossibile ricordarle tutte, ma alcune di loro, partorite dalla fervida mente del creatore della serie Gene Roddenberry e dagli autori, furono: andoriani, vulcaniani, klingon, romulani, l'entità cristallina, il compagno, il gorn, medusani, metron, l'ameba, androidi, la creatura di M-113, la horta, scalosiani, talosiani, triboli... e parliamo soltanto di ALCUNI alieni apparsi nella serie classica.
La serie originale venne trasmessa per la prima volta nel 1966 e quindi sarebbe un intruso nel periodo ricordato in questo blog, ma in Italia arrivò nei primi anni 70 grazie alle antenne della televisione della Svizzera italiana, tuttavia la diffusione di massa avvenne nel 1980 attraverso le TV locali.
1 Commento
Negli anni 70, e anche da qualche anno prima, la fantascienza andava molto di moda. Gli autori delle serie televisive dell'epoca dovevano mettere in campo una bella dose di fantasia, per non parlare dell'aspetto tecnico legato alla realizzazione degli effetti speciali, quando non c'era una tecnologia molto avanzata ad aiutarli... ![]() Personalmente, quando ero un bimbetto, seguivo molto "Le fantastiche avventure dell'astronave Orion", che nel contesto di questo blog potrebbe sembrare un intruso visto che la serie è del 1966... tuttavia, in Italia la si vide la prima volta nel 1972, quando la TV svizzera in lingua italiana trasmise per intero la serie di 7 episodi. All'epoca, infatti, spesso le TV non erano strettamente territoriali ed era facile che si vedessero tra un paese e l'altro. Anche la RAI trasmise la serie, nel 1974, ma soltanto 4 delle 7 puntate e non a partire dalla prima.... risultato: una bella confusione per chi vide la serie, visto che non si capiva l'origine di tutto. Tuttavia, ebbe un buon successo. ![]() La trama era abbastanza scontata, se vista con i canoni di oggi. Il classico conflitto con una specie aliena, nell'anno 3000. La Terra aveva a disposizione degli incrociatori da combattimento, tra i quali il più veloce di tutti era, appunto, l'Orion 8. Mi rimarrà per sempre impressa nella memoria la scena dell'uscita dell'astronave (simile a un disco volante) dalla acque del mare. Degni di nota gli interni del ponte di comando... allora non ci feci caso, perchè ero davvero piccolo.... Adesso mi sarei di certo accorto che erano fatti con ferri da stiro, bicchieri di plastica e... rubinetti posizionati ad arte. La serie venne interrotta dopo soli 7 episodi, non per il mancato successo, ma perchè aveva, per l'epoca, esorbitanti costi di produzione. ![]() Ambientata in tempi più "vicini" a noi, era la serie "UFO". Anche qui, alieni non troppo amichevoli provenienti da un non meglio precisato pianeta morente, effettuano incursioni sulla terra a scopo di conquista e colonizzazione. Le loro astronavi, dell'aspetto di trottole rotanti (sembravano penosamente animate con un filo di nylon attaccato in cima...che ridere) potevano viaggiare in pochi secondi per distanze enormi, ma non potevano resistere per più di 48 ore nell'atmosfera terrestre. ![]() La linea di difesa terrestre, capitanata dal comandante Ed Straker, era composta da un'organizzazione segreta denominata SHADO (Supreme Headquarters Alien Defence Organisation, Comando supremo dell'organizzazione di difesa contro gli extraterrestri) che aveva una base celata sulla Terra e una sulla Luna, dove risiedevano i mezzi di difesa più avanzati. Tra il personale presente sulla base lunare, c'era tale Tenente Gay Ellis... sembrava più aliena lei, degli extraterrestri veri e propri... come la chiamereste una con i capelli viola? La serie, composta da 26 episodi, arrivò in Italia nel 1971 e anticipò di molto alcune tecnologie con cui oggi abbiamo continuamente a che fare. Infatti, in UFO apparirono: - Telefoni per auto - Cercapersone - Telefoni cordless - Aria condizionata per auto - Porte ad ali di gabbiano - Uso dei computer nella ricerca scientifica e nelle applicazioni mediche e militari - Identificazione vocale - Mezzo spaziale lanciato da un aereo - Satelliti-spia. |
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